LA GRANDE FABBRICA DELLE PAROLE di Agnèse de Lestrade e Valeria Docampo

LA GRANDE FABBRICA DELLE PAROLE di Agnèse de Lestrade e Valeria Docampo

Oggi, 27 gennaio 2022, giorno della memoria, il ministro Bianchi ha affermato: “La scuola ha l’obbligo di insegnare il peso che hanno le parole. Ogni parola è socialmente rilevante”. Ascoltandolo ho pensato a quante risorse ed energie i docenti spendono per sensibilizzare e sviluppare la competenza di un uso consapevole delle parole da parte degli studenti. “Parole” che rappresentano lo strumento principe di una comunicazione che sia il più possibile non solo chiara ed efficace, ma anche empatica, ossia capace di “vestire” i panni altrui e di generare fratellanza e solidarietà, linfa di una vita sociale basata sul rispetto, anche della diversità.

La lettura che vi proponiamo ha l’intento di percorrere questa via e, pur rivolgendola ai bambini, ha sfumature il cui peso e la cui complessità possono essere colti soprattutto da lettori e uditori adulti. Le parole sono “Libertà” e l’ascolto de “La grande fabbrica delle parole” ci faccia sentire e assaporare il suo lieve e delicato soffio, ci riporti “ancora” alla “memoria” della sua bellezza.

1 Comment
  • Cristina
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    Posted at 6:48 am, Febbraio 1, 2022

    La Maestra Sonia, questa volta, ci porta in viaggio in uno Paese che potrebbe essere uno di quelli visitati dal più noto Giovannino Perdigiorno di RODARI.
    È un luogo in cui le PAROLE contano e si contano come monete d’oro, ma non è tanto diverso dal nostro, perché le cose, che diciamo, hanno un valore e un rovescio di medaglia…. quando possono ferire. Quello che superficialmente e cinicamente viene definito il codice del “politicamente corretto” è in realtà il giusto tariffario.
    La narrazione dei fatti può plasmare la percezione e quindi alterare il corso della Storia: per questo è importante ricordarlo nei giorni della MEMORIA.
    La centralità del LINGUAGGIO non dovrebbe volta alla propria affermazione, ma alla comune esclamazione: “ANCORA, ANCORA”.

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