Il Calisthenics, tendenza intergenerazionale: intervista a Stefano
Il Calisthenics è una disciplina che si è molto diffusa negli ultimi anni e che ha incontrato l’interesse trasversale di più generazioni.
Il dialogo con un ragazzo, Stefano, che la pratica da anni con costanza e passione mi ha permesso di scoprire la bellezza di questo sport; lo ringrazio per aver condiviso con noi di Famacademy il suo vissuto e la sua conoscenza, acquisita, quest’ultima, attraverso lo studio e l’attenta e riflessiva pratica di questo sport.
Ciò che mi ha maggiormente colpita è che il Calisthenics, a partire dall’etimologia della parola, ingloba in sé la ricerca sia della bellezza fisica ( “kallos”: bellezza, come perfezione del corpo umano), sia della forza mentale (“sthenos”: forza, coraggio e determinazione) e il modo semplice e accorato con cui Stefano racconta la propria esperienza ne è la testimonianza. Condivido con piacere le sue parole con l’idea che possano suscitare coinvolgimento e curiosità verso questa attività sportiva.
1. Da quanto tempo pratichi questo sport?
Ormai sono quasi tre anni che pratico questo sport.
2. Come è nato l’interesse per il Calisthenics?
Dopo due anni di palestra non mi sentivo appagato e soddisfatto dei miei sforzi e dei miei risultati, così ho cercato delle alternative e ho scoperto il Calisthenics, uno sport nel quale lo scopo è sconfiggere la forza di gravità con la sola forza del proprio corpo, questa cosa mi ha affiscinato subito. Fatto da chi è realmente capace sembrava così facile che mi ha fatto pensare:” Perché no?!”
3. Quante volte alla settimana ti alleni e per quanto tempo? Mi alleno tre o quattro volte alla settimana per una o due ore.
4. Hai dei punti di riferimento che segui anche via social? Chi sono? Qual è l’aspetto dell’allenamento in cui il loro contributo risulta più utile?
I miei atleti di riferimento sono un po’ “tutti”, mi piace prendere spunto da ognuno. Per lo più sono utili i video e i consigli che danno grazie alle loro esperienze pregresse come ginnasti o calistenici, mi danno la sicurezza del fatto che quello che sto facendo è corretto. Utilizzo anche dei libri di testo inerenti al Calisthenics per capire come è meglio per me allenarmi.
5. Cosa intendi quando dici: “Per capire come è meglio per me allenarmi”?
Intendo che non siamo tutti uguali, ogni corpo necessita del suo allenamento, ha le sue caratteristiche e non tutti possono fare tutto.
6. Che cosa ti piace e ti affascina del Calisthenics?
La cosa che rende il Calisthenics così bello, é la possibilità di essere praticato da tutti: bambini, ragazzi, adulti e anziani.
7. Quale suggerimento daresti a chi volesse intraprendere questa attività? Per rispondere riprenderei quello che ho letto in un articolo di approfondimento:”L’approccio migliore è quello di focalizzarsi inizialmente su se stessi, cercando di capire il proprio livello di forma fisica e resistenza, quali parti del corpo necessitino di essere maggiormente allenate e quali invece meno”.
Dunque, l’espressione “Mens sana in corpore sano” racconta la sostanza di ciò che il Calisthenics può rappresentare e contribuire a sviluppare.
Grazie Stefano!
Per approfondire
Cos’è il Calisthenics e chi può praticarlo ( video di Umberto Miletto)
Calisthenics: esercizi per principianti (Un video tutorial che mostra gli esercizi base del Calisthenics)
”Calisthenics in Italia? Ecco cosa pensiamo!” (Podcast video con Andrea Larosa, Gaggi Yatarov e Christian Innocenti sulla situazione del Calisthenics in Italia e come sta “progredendo” l’allenamento a corpo libero). https://youtu.be/9vgCu7zkY6E
Catia
Parto dal presupposto che non conosco questo sport ma le parole di Stefano mi hanno fatto capire quanto questa attività sia positiva e formativa sia a livello fisico che mentale.
Inoltre ho percepito la passione di Stefano e penso che questa intervista possa essere molto utile per far conoscere questo sport soprattutto ai ragazzi.
Maria
Bell’articolo! Informa chi non conosce questo sport e soprattutto ne trasmette il senso di pace e di benessere che deriva dalla sua pratica; è veramente adatto a tutti perché può essere diversificato per ognuno e al tempo stesso includere tutti: anziani, adulti e bambini.